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Rado Il Figo ci accompagnerà nel tempo attraverso le qualificazioni sudamericane ai mondiali di Russia 2018 con una serie di pronostici basati sui risultati storici.
Presentazione
La scorsa settimana è cominciata la fase di qualificazione sudamericana alla Coppa del Mondo Russia
2018: una lunga avventura che occuperà pienamente la corrente stagione e metà
della prossima con la disputa di 90 gare complessive a eleggere le 4 nazionali
ammesse direttamente alla fase finale e la quinta chiamata a contendersi il
biglietto iridato nello spareggio intercontinentale contro la migliore
rappresentante OFC.
Infatti, come tradizione
inaugurata per Francia 1998, ci si affida nuovamente al girone unico
all’italiana, formula lunghissima ma evidentemente ben accetta tanto da essere,
per l’appunto, stata ininterrottamente riproposta fin qui e, da Corea/Giappone
2002 a Brasile 2014, adottando pure il medesimo calendario. Un punto, questo,
su cui membri CONMEBOL si spaccarono (quasi) a metà per l’ultimo torneo: da una
parte, chi voleva replicare per la quarta volta consecutiva l’uguale ordine di
partite, dall’altra chi spingeva per cambiarlo.
Prevalse la prima fazione ma
per Russia 2018 si è deciso di affidarsi a un sorteggio leggermente pilotato:
dapprima si è compilato un calendario dove in luogo delle squadre vi erano solo
numeri, cui sono stati poi abbinati i nomi delle nazionali tramite estrazione
dall’urna. Tuttavia, ad Argentina e
Brasile sono stati assegnati a tavolino, rispettivamente, il 4 e il 5, in
modo che nessuno sia costretto ad affrontare in una giornata dispari la prima e
nella pari successiva il secondo, o viceversa.
L’omogeneità della struttura delle 5 ultime fasi
eliminatorie sudamericane è stata intaccata in piccoli aspetti, concentrati di
fatto solo nella più datata: per Francia 1998, infatti, oltre al già citato
calendario diverso, scesero in campo solo 9 contendenti (così come per Brasile
2014) e non era prevista una seconda chance per la quinta classificata,
irrimediabilmente eliminata. Le due edizioni “monche” sono accomunate dal nome
dell’assente: il Brasile,
qualificato direttamente alla fase finale sia nel 1998 (da detentore) sia nel
2014 (da organizzatore).
Detti lievi scostamenti sono di tale esigua entità da non
inficiare la possibilità di proporre una simulazione dell’esito del girone
unico di qualificazione mondiale CONMEBOL basata su quanto accaduto da quand’è
stato inaugurato. Se si vuole: dei pronostici
accompagnati da una breve storia dei precedenti dei confronti di volta in
volta interessati.
Simulazione
Regole molto semplici:
per ogni gara della giornata, è proposto un risultato atteso secco. L’esito (1,
X o 2) è il più frequente nei 5 precedenti (3 ove coinvolto il Brasile), e in
caso di parità prevale quello uscito più recentemente; il computo delle reti è
la media di quelle realizzate dalle due squadre nei soli precedenti con l’esito
prescelto.
1ª giornata
Qui recito il mea culpa per il ritardo: pronostici a gare
concluse non hanno invero molto senso, ma li propongo ugualmente sia per completezza
sia quali esempi della metodologia di lavoro.
Colombia-Perú 3-0
I Cafeteros hanno
poi confermato sul campo la vittoria attesa, pur “limitandosi” al 2-0, tuttavia
la storia del confronto ha visto un’incredibile inversione di tendenza: alle 2
iniziali vittorie per 0-1 degli ospiti, sono poi seguiti 3 (ora 4) successi
interni, con l’apice del 5-0 per l’edizione 2006.
Cile-Brasile 0-3
Qui vi sarebbe da strapparsi i capelli dalla testa per il
clamoroso tonfo della previsione (la Roja
ha vinto 2-0), ma in realtà era la partita del turno dall’esito più incerto.
Infatti, si è cominciato per il 2002 con un 3-0 cileno, si è passati per il
2006 con un pari per 1-1, e si è finiti per il 2010 con i brasiliani a restituire lo 0-3 iniziale ai padroni di casa (ed essendo
il precedente più recente, ha finito per prevalere).
Argentina-Ecuador 2-0
Al contrario, il rovescio interno albiceleste per 0-2 è stato veramente una sorpresa: solo per il
2010 el Tri era riuscito a evitare
la sconfitta, altrimenti di prassi (col culmine del 4-0 per il 2014),
strappando un 1-1.
Venezuela-Paraguay 0-2
Si ritorna in carreggiata, pur con un pronostico più
generoso per l’Albirroja (fermatasi
alla vittoria di misura nella realtà), ma la storia era abbastanza chiara: 3
vittorie esterne contrapposte a 1 solo successo interno, anche se nell’ultimo
precedente era uscito un inedito pari per 1-1.
Bolivia-Uruguay 1-1
Con il calendario fisso, la gara andava in scena sì alla
prima giornata, ma di ritorno, e la Verde
aveva sempre fatto prevalere il rango di anfitrione (o se si vuole, il peso
dell’altura): 3 pari e 2 vittorie recitavano gli annali (con tanto di 4-1
nell’ultima uscita), sovvertiti dallo 0-2 del campo, secondo esito “fuori dai
canoni” del turno.
2ª giornata
Si comincia ora a “fare
sul serio” con veri pronostici ex-ante.
Paraguay-Argentina 2-4
Il risultato secco atteso tradisce la storia di una partita
aperta a ogni conclusione: all’unico pareggio 2-2 per il 2002, succedono due
vittorie di misura dell’Albirroja,
per una serie di precedenti aperta e chiusa da altrettante affermazioni argentine, la prima sempre ai minimi termini (1-2) ma
con l’ultima, un pesante 2-5, decisiva per la formulazione del pronostico
preciso. Più cautamente, gara da 1 o 2.
Brasile-Venezuela 3-0
Il testa-coda fra la formazione tradizionalmente più forte
contro la tradizionalmente più debole del continente, non per nulla era posto
nel calendario fisso all’ultima giornata. Insomma, se niente niente il Brasile avesse avuto problemi per la
qualificazione, quale migliore aiuto il fornirgli in casa l’avversario più
malleabile, il materasso per antonomasia nei confini CONMEBOL? In effetti, il
3-0 pronosticato rispecchia l’esatto responso delle prime due uscite (2002 e
2006) ma la Vinotinto ha nel frattempo
compiuto passi da gigante, e lo dimostra lo 0-0 strappato per il 2010, nel
precedente più recente, un (letteralmente) nulla di fatto che ancor oggi
fischia nelle orecchie di Dunga, malcapitato CT dell’epoca.
Ecuador-Bolivia 2-1
Primo dei rarissimi pronostici “scontati”, cioè quelle gare che hanno conosciuto un solo esito
finora. E, infatti, mai la vittoria è sfuggita all’Ecuador, passando dal più equilibrato 3-2 per il 2006 al più
rotondo 3-1 per il 2010. Se vogliamo, la cosa è invero strana, giacché è la
partita fra le due nazionali che puntano tutto sull’effetto altura in casa: insomma, se proprio vi è una squadra
in trasferta che meno di tutte dovrebbe risentire del clima di Quito e
dintorni, dovrebbe essere proprio la Verde,
al contrario regolarmente tornata a La Paz con le pive nel sacco.
Perú-Cile 2-1
Come per Bolivia-Uruguay, anche per Perú-Cile si rispetta la
giornata del calendario fisso invertendone il turno, poiché era fissata quale
seconda di ritorno. A prima vista, potrebbe apparire un risultato secco un po’
anomalo, considerato le difficoltà ormai
trentennali del Perú, abbinate a un movimento cileno in lenta ma costante
crescita. Tuttavia la storia dice 4 vittorie degli Inca contrapposte a un solo
successo cileno, l’1-3 uscito per il 2010.
Uruguay-Colombia 3-1
I precedenti, specie più recenti, lasciano poche speranze ai colombiani: a Montevideo hanno aperto
con due pareggi per 1-1 ma hanno chiuso con tre rovesci consecutivi
(nell’ordine 3-2, 3-1 e 2-0). Insomma, partita da 1 o X con tendenza verso
l’affermazione della Celeste.
Classifiche virtuali
A chiusura dei pronostici, sono esposte due classifiche. Per facilitare la lettura, entrambe sono divise in
tre righe: nella prima, in grassetto, sono poste le prime 4 squadre, quelle che
avrebbe conquistato l’accesso diretto a Russia 2018 se le qualificazioni
terminassero in quell’istante; nella seconda, sottolineata, è evidenziata la
quinta, costretta allo spareggio interconfederale; infine, nella terza, in
caratteri normali, le 5 nazionali al momento eliminate. Quando una formazione
matematicamente non può più cambiare riga, sarà scritta in corsivo.
La prima classifica virtuale si poggia sui risultati del
pronostico secco (fra parentesi la differenza reti) e sarà così identificata.
Brasile 6 (+6);
Argentina 6 (+4); Uruguay 4 (+4); Colombia 3 (+1);
Paraguay 3 (0);
Ecuador 3 (-1); Perú 3 (-2); Bolivia 1 (-1); Cile 0 (-4); Venezuela 0 (-5).
La seconda assegna i punti in
proporzione all’esito dei precedenti, e sarà denominata “statistica”. P.es.:se
una squadra ha ottenuto 2 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta, le sono attribuiti
1,60 punti (= 3 x 40% + 1 x 40% + 0 x 20%).
Argentina 4,00; Brasile 3,67; Perú 3,60; Paraguay 3,40;
Ecuador 3,20;
Uruguay 3,07; Colombia 2,47; Cile
1,93; Bolivia 1,80; Venezuela 1,13.
All’inizio di ogni giornata,
saranno analizzate le principali differenze fra la classifica “in entrata” e le
due virtuali.
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