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Rado Il Figo ci presenta un lavoro in due puntate relativo all'evoluzione della distribuzione dei posti nei mondiali di calcio.
Premesse
Fin dalla sua elezione a Presidente della FIFA, Gianni Infantino ha annunciato l’allargamento
dei Mondiali, dapprima a 40 e infine a 48
squadre,come uno dei punti cardine del suo mandato. Oltre la formula da
adottare, altro aspetto interessante della proposta è individuare la provenienza delle 16 partecipanti supplementari,
prevedendone la possibile distribuzione fra le 6 confederazioni continentali
cui è suddiviso il calcio.
L’occasione è così utile per dare uno sguardo d’insieme sull’evoluzione della ripartizione dei
biglietti per le fasi finali del torneo, comparandola con quanto accaduto alle
Olimpiadi e nelle altre competizioni per selezioni maggiori targate FIFA.
Sigle e abbreviazioni
Per esigenze pratiche, nella presente analisi userò, sia nel
testo sia nelle tabelle, le sigle e abbreviazioni che ora illustro. Per prima
cosa, conf indica
confederazioni e cont i
continenti, così individuati:
EU: Europa o UEFA
AF: Africa o CAF
AS: Asia o
AFC
OC: Oceania
o OFC
NA: Nord e Centro America e Caraibi o
CONCACAF.
SA: Sud America o
CONMEBOL
In effetti, sarebbe più semplice parlare genericamente di zone, giacché la FIFA solo nel 1961
inserì nel suo Statuto la figura delle conf le quali, a loro volta, nacquero
dopo l’inaugurazione dei Mondiali, fatta eccezione per la CONMEBOL.
Così, praticamente per tutta l’era della Coppa Rimet, fu la stessa FIFA a collocare
territorialmente le iscritte (p.es. la Siria finì sempre nei raggruppamenti
europei) e solo da Messico 1970 si può affermare che l’organizzazione delle
qualificazioni sia demandata direttamente alle rispettive conf, come avviene
tutt’ora.
Proseguendo, userò det
per detentore e org per
l’organizzatore/ospitante la fase finale, mentre nelle tabelle:
a) il trattino copre tutte le ipotesi
racchiuse dai due estremi posti ai suoi lati
b) le caselle riportano i posti attribuiti
alle varie conf (con Sq i totali distribuiti); quelle nere ricordano le
edizioni dove la conf fu assente
c) un 5 posto dopo la virgola indica la
partecipazione a uno spareggio intercontinentale (da qui in avanti brevemente
sempre solo spareggio) mentre 25 a un pre-spareggio;
d) Ed indicherà
l’edizione del torneo, individuata sempre dall’anno di disputa della fase
finale.
Le forze in gioco
La distribuzione dei posti fra le conf non soggiace a nessuna regola scritta, quindi è
assente un qualsiasi marchingegno matematico che la leghi, p.es., al rendimento
delle rispettive rappresentanti. Per cui, questa è generata dallo scontro (termine non casuale) fra le 3
forze in gioco e dei relativi interessi.
La prima è il Gruppo
di Studio Tecnico della FIFA, la cui prospettiva è la presenzaai Mondiali delle
nazionali più forti, a prescindere dalla loro provenienza. La seconda sono le conf, che mirano ad avere più loro
membri possibili, anche se, come sarà più chiaro infra, per EU e SA la visione per lungo tempofu “esclusiva”. Infine, a mediare fra le
prime due, la stessa FIFA, che,
complici anche gli evidenti problemi generati dalle distanze geografiche, ha
elaborato la più naturale soluzione di
compromesso: alla fase finale sono così chiamate non realmente le migliori
squadre in assoluto bensì le migliori
realtà di ogni conf, la cui quantificazione è frutto di valori tecnici e ragioni d’opportunità,
non dovendo dimenticare che nelle varie elezioni in seno alla FIFA tutte le
federazioni hanno lo stesso peso, nonostante le proposte di ponderarlo a grandezze
quali il numero di tesserati o di club, come avanzò Wiederkehr quando fu a capo dell’UEFA.
Accanto a
questi tre fattori, ne interviene un quarto individuabile nel numero d’iscritti a ogni conf, il quale
rappresenta un limite in termini sia assoluti
(evidentemente, non si possono assegnare più posti dei membri) sia relativi (i biglietti concessi
dovrebbero comunque garantire una fase eliminatoria “competitiva”, anche se non
sono mancati, né mancano, casi in cui si è rivelata quasi un pro forma, senza tacere delle
qualificazioni direttamente concesse al di là delle figure di org e det).
I primi Mondiali a 16 squadre
Per l’edizione
inaugurale del 1930 il vero problema è reperire una congrua presenza di
partecipanti, per cui la preoccupazione della loro suddivisione è rimandato
alla seconda, dove, tuttavia, la FIFA ha
compito facile, stante l’esiguo lotto di nazionali extra EU (soprattutto) e
SA, ed elabora dei criteri base che
oggi parrebbero eccessivamente elitari: su
un totale di 16 posti, 1 va al NA; un altro ad AF e AS, unite assieme in un’unica
macro-zona; i restanti 14 spartiti fra
EU e SA, avendo attenzione, di volta in volta, alle rispettive iscrizioni e
alla provenienza dell’org.
Pertanto, nel 1934 si
hanno 12 biglietti all’EU, a fronte di 20 iscrizioni compresa l’Italia che ospita il torneo, e 2 al SA, in virtù delle 4
adesioni. Già nel 1938, però, si
annotano le prime variazioni: dall’AS si
stacca l’AF, inglobata all’EU, e vi rimarrà fino a Svizzera 1954, anche se
tutto si riduce… al solo Egitto,
solitario portabandiera del Continente Nero; poi, e più importante, i posti si riducono da 16 a 14, poiché
org e det sono ora esentati dalle eliminatorie e la loro posizione è esclusa
dalla distribuzione. La revisione
porta così sempre a 1 posto a testa per NA e AS e i rimanenti (ora) 12 da assegnare
a EU/AF e SA secondo le consuete norme.
Ancora una volta, è la prima a fare la parte del leone, beneficiandone di 11, a
causa del boicottaggio sudamericano
(per il presunto torto subito dal Perú
alle precedenti Olimpiadi di Berlino 1936) cui solo il Brasile non aderisce.
Terminata la Seconda Guerra Mondiale, la competizione ritorna
di scena proprio in Brasile nel 1950
(posticipando di un anno l’iniziale data del 1949), e nulla cambia come linea di principio, anche se i numeri differiscono nuovamente: nonostante l’abbandono
dell’eliminazione diretta e la garanzia di tre gare sicure, le europee
nicchiano, come 20 anni prima, e stavolta dei 12 biglietti “misti”, 4 vanno al SA e 7 all’EU. Ne manca uno,
opportunisticamente regalato al vicino
NA, che così si ritrova eccezionalmente con 2 qualificate per 3 iscrizioni.
Per Svizzera 1954
si prosegue per la medesima via, pur a fronte di una nuova diversa
distribuzione: dal SA, infatti,
giungono 4 adesioni ma una di queste èl’Uruguay,
det e ammesso di diritto alla fase finale e quindi pare equo assegnare solo un posto alle 3 nazionali rimaste.
Finalmente, per Svezia
1958 le iscrizioni si stabilizzano,
non essendo più influenzate dalle difficoltà delle europee a recarsi in SA
e delle sudamericane a viaggiare verso l’EU, mentre iniziano a comparire le prime africane diverse dall’Egitto. La
FIFA crede così di aver formalizzato l’aspetto
definitivo dei Mondiali, le cui partecipanti provengono 11 dall’EU, 3 dal
SA e 1 dall’AF/AS e dal NA, che si aggiungono al det e all’org per le 16
totali.
Tuttavia ciò rimane una
pia illusione, poiché iniziano a emergere i primi veri problemi di varia
natura. Già per il torneo scandinavo bisogna ricorrere a un estemporaneo spareggio per trovare un
avversario a Israele, altrimenti
qualificata dalla zona AF/AS senza mai
scendere in campo (cosa consentita ai tempi solo a europee e sudamericane),
al quale si sottraggono prima il Belgio
e poi l’Uruguay, con il Galles che ringrazia accedendo alla
fase finale per l’unica volta nella sua storia.
Il ventennio dei grandi scontri
Note: a) 3 spareggi
EU-AF/AS e 1 SA-NA
Se nel 1958, la distribuzione
ideale sfuma per ragioni indipendenti dalla propria volontà, per Cile 1962 la FIFA interviene
direttamente, apparentemente aprendo le
porte al Resto del Mondo calcistico, cioè a tutto ciò diverso da EU e SA,
raddoppiandogli i posti. Tuttavia i 4
biglietti non sono diretti bensì legati ad altrettanti spareggi, 3 EU-AS/AF e 1 NA-SA. Ignoro i motivi che
portano a tale decisione: qualcuno sussurra non essere estranea la volontà degli organizzatori cileni di
monetizzare al massimo il torneo, progetto da tradurre in una competizione
con 10 europee e 6 sudamericane (avendo
il Brasile come det): anche fosse,
non capisco perché per AS/AF si allestiscano ben 3 sfide contro l’EU e non una
sola (e più “sicura”). Fra l’altro, i supposti piani falliscono per merito del Messico che s’impone a sorpresa sul Paraguay.
Per Inghilterra 1966
si ritorna rapidamente alla “normalità”,
anche se la maxi zona AF/AS si arricchisce dell’appendice dell’OC, grazie
all’esordiente ’Australia. I tempi
sono però cambiati: l’AF ha una presenza
sempre più massiccia e inizia a fare la voce grossa, chiedendo di non spartirsi più il posto solitario
con AS (e ora anche) OC; la FIFA risponde picche e l’AF si ritira in massa. Per
evitare una replica immediata della defezione,
la richiesta è accontentata già da Messico
1970, con sacrificio dapprima
sulle sole spalle dell’EU e poi, per
il 1974 e 1978, suddiviso col SA per
mezzo di apposito spareggio (di fatto,è chi lo perde a “regalare” il posto
all’AF).
Le tensioni fra le forze coinvolte, citate in apertura,
raggiungono l’apice, prova ne siano le proposte avanzate nel periodo: per il Gruppo di Studio Tecnico solo l’org
deve essere esentato dalle eliminatorie e tutti gli altri posti sono da
assegnare tramite spareggi con 15 europee e sudamericane contrapposte ad
altrettante rappresentanti di AF, AS, OC e NA. EU e SA ribattono: d’accordo sugli spareggi ma in numero di 3, a
“coprire” i biglietti ora sicuri destinati ad AF, AS/OC e NA. Le quali dissentono completamente, mirando invece
al raddoppio certo e immediato dei
loro posti e ciò avverrebbe, conti alla mano, a esclusive spese dell’EU
(infatti, anche togliendone uno al SA, questa rimarrebbe così con un posto
certo e uno da spareggiare con l’EU).
Tutte le mozioni poggiano sul presupposto di un Mondiale a 16 squadre ma sono talmente divergenti
che alla FIFA appare chiara l’unica strada percorribile: l’allargamento delle partecipanti, che “rischia” di avvenire per Argentina 1978 con 20 nazionali in
lizza ed è posticipato all’edizione successiva.
I Mondiali a 24 squadre
Note: b) per sorteggio +0,5 a EU o SA
Per Spagna 1982
sono così ben in 24 ai nastri di partenza, con un incremento del 50% tondo. L’ampliamento sostanziale è però maggiore,
in quanto ora i posti da distribuire coinvolgono tutte le finaliste e non solo quelle giunte dalle eliminatorie,
generando un “tesoretto” di 10 biglietti
supplementari capace di soddisfare tutti. Se AF, AS/OC e NA ottengono il
raddoppio richiesto, i restanti 7 posti sono spartiti fra EU e SA, le quali
sono dispensate dallo spareggio aggiungendo ulteriori 5 e 1 rappresentanti,
rispettivamente.
La distribuzione appena fissata dura lo spazio del torneo
iberico, poiché per Messico 1986 perde…
mezzo biglietto! Infatti, l’OC si
“emancipa” dall’AS gestendo autonomamente le sue qualificazioni; tuttavia non
ha (ancora) diritto a un posto fisso e quindi la sua miglior rappresentante deve spareggiare con un’europea ovvero
una sudamericana, con decisione lasciata ad apposito sorteggio, il quale
dice EU per il 1986 e SA per il 1990. In sostanza, se l’OC guadagna
mezzo posto, EU e SA lo perdono salvo riappropriarsene
subito, una delle due,qualora non
fosse sorteggiata per il play off: per questo posso parlare di
un’assegnazione di mezzo biglietto affidato alla dea bendata.
Per USA 1994,
ennesima revisione: sulla spinta delle prestazioni offerte a Italia 1990 da Camerun (d’accordo) e Costa
Rica (insomma…), la FIFA decide di
premiare AF, NA e pure l’AS con un posto supplementare a testa però con una differenza: se per l’AF è certo e ottenuto
a spese dell’EU, AS e NA se lo giocano via spareggio rispettivamente contro EU
e SA. La distribuzione torna così a
coprire tutt’e 24 le finaliste ma il suo aspetto
definitivo differisce dai progetti iniziali; se l’AF mantiene i suoi 3 posti con l’EU scesa a 13, l’AS resta
ferma a 2 e la quarta sudamericana affronta nello spareggio la vincente di un
inedito “prespareggio” NA-OC.
I Mondiali a 32 squadre
Note: c) spareggi EU-AS e SA-OC
d) spareggi SA-OC e
NA-AS nel 2006, SA-NA e AS-OC nel 2010, accoppiati per sorteggio dal 2014
Anche 24 finaliste
cominciano ad apparire strette e un
altro allargamento appare necessario: stavolta l’EU lo desidererebbe non solo per
evitare di perdere ancora posti ma anche per le conseguenze del disgregamento politico dei Paesi dell’Est,
che ha generato una pletora di nuove nazionali, non tutte di primo piano,
andate a ingolfare la fascia di squadre di medio valore: insomma, magari non in
grado di arrivare alla vittoria finale, comunque sempre rognose da affrontare.
Francia 1998
diventa il primo Mondiale a 32 squadre e
le 8 supplementari sono però distribuite un po’ a pioggia, contrariamente a
quanto accaduto nel passaggio da 16 a 24: l’EU
è sempre la conf a godere del maggior aumento assoluto ma che si traduce in un misero +2, passando a 15
rappresentanti totali, stavolta affiancata dall’AF
che porta da 3 a 5 le sue finaliste. Sostanzialmente solo l’OC resta ferma alla
posizione di partenza anche se si evita di farla passare per il
prespareggio, accedendo direttamente all’unica sfida intercontinentale rimasta
contro l’AS, per un abbinamento fisso dettato da ragioni geografiche.
Ancora una volta la nuova distribuzione allargata dura lo spazio di un torneo: Corea/Giappone
2002 ribalta quanto appena fissato, poiché il doppio org priva di due posti provenienti dalle eliminatorie l’AS, mentre questa pretende che nei
suoi 3 biglietti e mezzo non siano comprese le posizioni delle due ospitanti, minacciando l’abbandono totale dal
torneo (tipo africane nel 1966).Il braccio di ferro si conclude rimescolando le
carte: coinvolgendo EU (contro la stessa AS) e SA (contro l’OC) in due
spareggi, si ottiene un posto aggiuntivo da destinare all’AS.
A evitare futuri fraintendimenti, per Germania 2006 si torna all’antico, con una ripartizione delle sole
nazionali provenienti dalle qualificazioni, che sono 31 e non 30 perché da qui in avanti solo l’org ne è esentato:
rispetto alla precedente “imposta” dall’AS, è ancora l’EU a rimetterci, e pure in modo esclusivo, perdendo non
solo il 32° posto soppresso, ma pure lo spareggio, girato per motivi oscuri al
NA.
Pur nata in maniera “imprevista”, l’ultima distribuzione è quella di maggior fortuna, venendo
adottata in ben 5 edizioni, con le
uniche varianti legate agli
accoppiamenti dei 2 spareggi dove sono coinvolte una rappresentante a testa
di AS, OC, NA e SA. Se in principio sono fissati a tavolino, nel 2006 in una
sorte di “tabellone tennistico” (SA-OC e NA-AS) e nel 2010 per vicinanza
geografica (AS-OC e SA-NA), dal 2014 è tutto delegato al sorteggio.
Appuntamento a venerdì prossimo per la seconda parte dell'articolo.
Appuntamento a venerdì prossimo per la seconda parte dell'articolo.
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