giovedì 21 giugno 2018

IN EUROPA LEAGUE DALLA B? LE BIZZARRIE DEL CAMPIONATO BELGA





Rado il Figo ci guida alla scoperta del particolare regolamento del campionato del Belgio.


Premessa

Il campionato belga dal 2009/10 si è dotato di una formula, attualmente ancora in vigore con pochissime varianti, del tutto particolare per quanto concerne la scelta delle sue rappresentanti in Europa League, che rischia fortemente di rivelarsi controproducente in termini di ranking UEFA poiché può fornire il biglietto continentale a formazioni "normalmente" tagliate fuori da tale traguardo, a scapito di chi invece, sempre in condizioni "tradizionali", lo centrerebbe senza alcun problema. Ma come si arriva a tali risultati bizzarri?

Chi va dove

Per proseguire, ricordo come l'UEFA decida sia quante squadre ogni federazione può iscrivere alle Coppe Europee, in base al piazzamento nell'omonimo ranking, sia i titoli sportivi necessari. Fortunatamente per la scorrevolezza della disamina, lungo tutto il periodo in oggetto, il Belgio ha sempre potuto iscrivere la 1ª e la 2ª di campionato in Champions League (CL), e la 3ª, la 4ª e il vincitore di coppa (COB) in Europa League (EL).

Anche le deroghe alla suddetta distribuzione sono rigidamente codificate, e riguardano, nel concreto, il COB che sia pure una delle prime 4 di campionato. In tal caso, è necessario integrare il lotto di rappresentanti in EL, ricorrendo:

- dal 2009/10 al 2014/15, alla finalista di coppa, se il COB è una delle prime 2 (e quindi va in CL) e la finalista non è una delle prime 4, ovvero alla 5ª di campionato, se il COB è la 3ª o la 4ª o quando il COB e la finalista sono le prime 2;
- dal 2015/16, sempre alla 5ª di campionato.
Per non appesantire l'esposizione, assumo che tutte le squadre dotate del titolo sportivo necessario, siano in ordine con gli altri requisiti (indipendenza, rilascio della licenza UEFA, non squalificate, ecc.), pur non essendo sempre stato così. Inoltre, la disamina si semplifica ulteriormente poiché le squadre belghe non vincono nulla nell'arena europea da decenni, e quindi potendo sorvolare sui casi in cui i titoli continentali si sovrappongono ai nazionali (salvo riprenderli in coda).

Ora, se i titoli qui sopra illustrati sono tassativi e inderogabili (p.es., il Belgio non può sognarsi d'iscrivere il COB in CL in quanto tale ma può farlo esclusivamente se è anche una delle prime 2), è anche vero che ogni federazione è libera di attribuirli con criteri diversi dai meri responsi della classifica. Non bisogna stupirsene troppo: anche la nostra Serie B promuove le prime 3 classificate ma il 3° posto è assegnato al vincitore dei play off (se disputati).

2009/10: si cambia musica

In questo scenario, la stagione 2009/10 belga parte con la Pro League (PL), la massima serie, ridotta da 18 a 16 squadre e inaugurando una formula innovativa: mai nella sua storia, iniziata nel 1895/96, ci si era discostati dal girone unico all'italiana, dove ogni squadra affronta tutte le avversarie una volta in casa e una in trasferta.

Ora, dopo le "normali" 30 partite iniziali, che compongono il campionato propriamente detto, sono previste delle appendici diversamente articolate. Non solo: si decide pure d'individuare l'ultima rappresentante in EL non direttamente in base ai responsi di campionato e coppa, come per gli altri 4 biglietti continentali, bensì ricorrendo a degli spareggi.

Nel dettaglio, terminato il campionato, si stila la classifica da cui dipende il prosieguo della stagione delle 16 protagoniste:

- le prime 6 disputano il "play-off 1";
- le 8 dalla 7ª alla 14ª, il "play-off 2";
- le ultime 2, il "test-match" per non retrocedere.

I discriminanti usati per dirimere i casi di parità di punti, sono, nell'ordine, le vittorie, la differenza reti e le reti segnate; in caso di persistente parità, si ricorre ai medesimi 3 parametri, sempre nel medesimo ordine, ma applicati alle sole gare in trasferta. Infine, ultima parola a uno spareggio, curiosamente normato come se coinvolgesse sempre e comunque due formazioni in gara unica (parlando esplicitamente di supplementari e rigori).

La lunga strada per non retrocedere

Il primo passo per decidere chi retrocede dalla PL alla Tweede Klasse (TK), la seconda divisione, è il test-match fra penultima e ultima, che si affrontano in 4 partite, con le gare dispari ospitate dalla 15ª e le pari dalla 16ª, terminate le quali si stila la "mini-classifica" relativa, dove però alla penultima è assegnato un premio di 3 punti; inoltre, la serie può arrestarsi in anticipo, qualora il distacco fosse già matematicamente inattaccabile.

Se chi soccombe, come naturale, retrocede, chi prevale non è ancora salvo. Infatti, il vincitore del test-match è ammesso con la 2ª, la 3ª e la 4ª di TK (la 1ª è promossa direttamente in PL), all'Eindronde, articolato in girone all'italiana con gare di andata e ritorno, dove tutte partono da zero, uno "spareggio promozione/retrocessione" con in palio un posto nella prossima PL, assegnato alla 1ª classificata mentre le altre 3 devono accontentarsi della TK. Quindi, solo al suo termine si sa se le relegate dalla PL sono una ovvero due.
Una variazione avviene dal 2012/13 al 2014/15, ispirata chiaramente alla tradizione dei vicini Paesi Bassi: le formazioni di TK ammesse all'Eindronde sono individuate nei 3 "vincitori di periodo", cioè chi ha raccolto più punti fra la 1ª e l'11ª giornata, fra la 12ª e la 22ª e fra la 23ª e la 33ª, i tre "blocchi" in cui la stagione di seconda divisione (di complessive 34 gare) è divisa a tale fine. 

Tuttavia, poiché devono essere sempre 3 le formazioni di TK presenti nell'Eindronde, qualora la 1ª classificata (sempre promossa direttamente) fosse anche uno dei vincitori di periodo, ovvero una stessa squadra avesse vinto due o tre periodi, i sostituti sono individuati nelle diverse migliori piazzate nella classifica "finale e completa". Un meccanismo che rischia di premiare chi concentra i propri sforzi all'inizio e alla fine, tirando i remi in barca nella fase centrale: p.es., nel 2012/13 la White Star è in testa all'11ª giornata, dopo la quale subisce un crollo repentino (causato da sopravvenute difficoltà economiche) e chiude a un anonimo 7° posto, a 14 punti dalla 3ª ma, grazie a quell'iniziale primato, partecipa all'Eindronde, rientrando così in gioco per la promozione a fine stagione.

Dal 2015/16 si semplifica tutto, retrocedendo direttamente l'ultima di PL e salvando altrettanto direttamente la penultima, in vista del giro di vite previsto per la stagione successiva, vedi infra.

La virtù sta nel mezzo?

Il play-off 2 è articolato in 2 gruppi all'italiana, con gare di andata e ritorno, dove tutte partono da zero, così composti:

Seria A: 7ª, 9ª, 12ª e 14ª;
Serie B: 8ª, 10ª, 11ª e 13ª.

Da notare come non si rispettino i principi del tabellone tennistico, in particolare le squadre dalla 9ª alla 12ª (le 4 "centrali") finiscono nella Serie "sbagliata".

La 1ª classifica di una Serie contende alla 1ª dell'altra il titolo di vincitore di play-off 2 (VP2) in un test-match giocato secondo le norme delle coppe europee, con l'andata sempre in casa di chi viene dalla Serie B. Il VP2 non vive di gloria effimera, poiché è l'unico di questa fetta di PL a poter ambire all'ultimo biglietto per l'EL.

La corsa per il titolo

Il play-off 1 è articolato in girone unico all'italiana con gare di andata e ritorno, dove il vincitore del campionato "regolare" (VCR) gode di alcuni vantaggi; in primo luogo, qui non si parte da zero ma trattenendo la metà di quanto raccolto nelle prime 30 partite, con arrotondamento all'unità superiore. Tuttavia, è un'approssimazione per eccesso solo di facciata, perché, se più squadre terminano a pari punti, prevale in prima battuta chi non ne ha goduto, e in seconda, chi ha occupato la posizione migliore in campionato. Il VCR, pertanto, inizia il play-off 1 già in testa, seppur con il vantaggio sulle concorrenti dimezzato, e sapendo di prevalere in caso di estrema parità: ma non sono gli unici privilegi di cui beneficia, come si vedrà più avanti.

L'assegnazione del titolo di campione nazionale tramite un gruppo finale composto dalle migliori della stagione regolare non è una grande novità, essendo soluzione conosciuta in più luoghi e da diverso tempo, in particolare in quelle realtà dove vi è un netto divario fra parte alta e parte bassa della classifica, tale da poter concretamente pensare di suddividere le squadre della massima serie in due distinte divisioni. Rispetto a quest'alternativa, il gruppo finale fa sempre giocare 4 volte fra loro le formazioni più competitive alle quali, inoltre, toglie ogni angoscia di retrocessione.

Per proseguire e vedere come sono assegnati concretamente i biglietti europei, è necessario vagliare tutti gli scenari possibili, dovuti all'esatta posizione in campionato del COB, che per comodità suppongo essere già noto prima della sfida che decreta il VP2 (non sempre è stato così).

I verdetti

Scenario 1: il COB non disputa il play-off 1

È lo scenario più semplice, rispecchiando la distribuzione "di base" degli accessi continentali, dove il COB non ha acquisito anche un titolo per andare in CL o EL via campionato.

Stando a quanto finora anticipato, la conclusione più naturale cui pensare è la seguente:

- 1ª (campione nazionale) e 2ª del play-off 1 in CL;
- COB e 3ª del play-off 1 in EL;
- ultima rappresentante in EL individuata nella vincente dello spareggio fra 4ª, 5ª e 6ª di play-off 1 e VP2.

Purtroppo le cose non sono così lineari: se il primo inciso è vero, il secondo lo è… per metà, mentre il terzo è completamente errato. Come anticipato, a rendere particolare il campionato belga è la scelta delle sue rappresentanti in EL, per cui non mi soffermerò più, nemmeno nei prossimi scenari, sulle iscritte in CL, ormai assodato e confermato trattarsi sempre e comunque delle 2 prime classificate. L'illustrazione degli scenari verte, pertanto, nell'individuare chi, fra le squadre piazzatesi dal 3° al 6° posto del play off 1, rimane coinvolto in tale ambito.

Nel presente scenario, che fa da apripista dettando le norme generali nel contesto più semplice, ad affiancare il COB in EL è così chiamata una prima squadra direttamente e una seconda via spareggio, quest'ultimo ridotto da regolamento a un'unica sfida fra VP2, sempre sicura di parteciparvi, e la meglio piazzata diversa dall'ammessa direttamente.

Qualcuno potrebbe chiedersi il motivo di questi giri di parole, cioè perché non si dice semplicemente che in EL va direttamente la 3ª del play off 1 mentre la 4ª spareggia contro il VP2. Presto detto: il regolamento garantisce al VCR la presenza certa nelle Coppe Europee cui accede, nella peggiore delle ipotesi, quale migliore rappresentante (quasi un ossimoro) in EL via campionato. Il VCR affronta così il play off 1 non solo partendo in testa e in vantaggio in caso di arrivo a pari punti su chiunque delle altre 5, ma pure con la tranquillità di disputare almeno l'EL, non potendo finire sotto il 3° posto, piazzamento assegnatogli a tavolino qualora non centrasse i primi due; non è particolare secondario, perché la precedenza a colmare un eventuale posto vacante belga in CL è accordata proprio al 3° classificato. Pertanto, schematicamente, se il VCR è una delle:

- prime tre di play off 1, in EL va direttamente la 3ª e lo spareggio è disputato dalla 4ª;
- ultime tre di play off 1, in EL va direttamente il VCR e lo spareggio è disputato dalla 3ª.

Lo spareggio per l'EL, anch'esso ufficialmente "test-match", e giocato seguendo le norme delle gare europee con andata in casa del VP2, assume quindi il valore di un'autentica finale per il 4° posto conclusivo; in questo scenario, chi giungesse 3° sia in campionato sia nel play-off 1 si trova a fine stagione a contendere… il 4° posto al VP2.

Resta ostico da capire perché 5ª e 6ª, se diverse dal VCR, sono irrimediabilmente tagliate fuori da ogni discorso di accesso all'EL. L'unica spiegazione plausibile è il tentativo di tener vivo l'impegno di tutti per l'intero play-off 1: chi si trovasse senza più speranze di centrare i primi 3 posti, sarebbe sempre chiamato a evitare gli ultimi 2 per non perdere anche ogni definitiva speranza di torneo continentale. In un contesto così ristretto, i rischi di falsare i responsi finali a causa di partite contro chi non ha più nulla cui mirare, sono evidentemente maggiori rispetto a una formula tradizionale, e si è cercato di limitarli.

Il meccanismo lamenta evidenti pecche: chi si ritrova intorno alla 6ª posizione sul terminare del campionato regolare, non ha molti stimoli a cercare di entrare nel play-off 1, alla cui conclusione rischia di trovarsi con un pugno di mosche in mano, quindi potrebbe mollare nelle ultime giornate per risparmiarsi in vista del play off 2. Ad analoga deleteria tentazione potrebbe giungere, e con ben più largo anticipo, una qualsiasi squadra della corposa fascia centrale (delle già salve e fuori zona scudetto), se mirasse all'EL, ricordando che nel play-off 2 si riparte alla pari. Inoltre, il VP2 arriva allo spareggio con due partite giocate in meno rispetto all'avversaria, e potrebbero pure essere 4, perché nel presente scenario il COB non compare mai, nemmeno se fosse una delle 2 prime del play-off 2, evenienza nella quale il VP2 è individuato direttamente nell'altra 1ª, senza ricorso al test-match. Qui le esigenze pratiche prevalgono sulle formali: il COB è già sicuro di essere la migliore rappresentante belga in EL, qualunque fosse l'esito di test-match e spareggio, che affronterebbe pertanto… solo per il gusto di escludere le avversarie battute dalla scena continentale, anche se così gli è negato il traguardo del 4° posto finale.

Scenario 2: il COB termina fra il 3° e il 6° posto nel play-off 1

Qui le possibili sovrapposizioni di titoli utili creano così tante combinazioni da rendere intricata la loro puntuale esposizione (in una classica situazione dov'è più semplice capire che spiegare). Semplificando, le squadre ammesse direttamente all'EL in questo scenario sono due, individuate, in ordine di precedenza, nel COB, nel VCR, nella 3ª, nella 4ª o nella 5ª, mentre la spareggiante è la migliore rimasta tolte queste due.

Nel presente scenario, la 5ª (in quanto tale) può avere una speranza, poiché contende al VP2 l'ammissione in EL se la 3ª e la 4ª sono il COB e il VCR (indipendentemente dall'ordine). Non solo: se nel precedente al COB era interdetto in via assoluta il 4° posto finale, qui lo può cogliere e anche spingersi fino al 3°, meta quest'ultima possibile a patto che il VCR sia una delle prime 2.

Scenario 3: il COB termina ai primi 2 posti del play-off 1, nel quale non è presente la finalista

Lo scenario 3 deve essere diviso in due periodi, stante la modifica dell'UEFA che ha vietato dall'EL 2015/16 l'iscrizione della finalista di coppa nazionale (in quanto tale) in sostituzione del suo vincitore se impegnato in CL.
Nel primo, e quindi fino alla stagione 2013/14, lo scenario 3 è del tutto identico all'1, una volta sostituta al COB la finalista in ogni circostanza, compreso il divieto di diventare VP2. Nel secondo, dal 2014/15 in poi, le squadre ammesse direttamente all'EL sono due, individuate, in ordine di precedenza, nel VCR, nella 3ª e nella 4ª, mentre la spareggiante è la migliore rimasta fra la 4ª e la 5ª.

Scenario 4: il COB termina ai primi 2 posti del play-off 1, e la finalista in uno dal 3° al 6°.

Anche lo scenario 4 dev'essere diviso negli stessi due periodi del precedente, e sempre per la medesima ragione. Nel primo periodo, è del tutto identico al 2, pure qui una volta sostituita al COB la finalista in ogni circostanza, mentre nel secondo ci si comporta esattamente come nel 3 in uguale arco di tempo.

Scenario 5: il COB e la finalista sono anche le prime 2 del play-off 1.

Molto semplici le cose, poiché qui ci si comporta sempre esattamente come nel secondo periodo dei due scenari precedenti, e fin dalla stagione iniziale 2009/10.

In questo scenario, in EL si giunge solo via campionato, con 2 accessi diretti e 1 per lo spareggio, che qui assegna il 5° posto finale, per cui se il VCR è giunto a uno:

- dei primi 4 posti, in EL vanno la 3ª e la 4ª mentre la 5ª spareggia;
- a uno degli ultimi 2, va in EL colla 3ª e la 4ª spareggia.

Le variazioni del 2016/17

Nel 2016/17 la federazione belga riforma i suoi due massimi campionati, passando per una stagione interlocutoria 2015/16 dove, come si è visto, la 15ª di PL si salva direttamente ma la TK è sottoposta a una pesante cura dimagrante, tale da presentarsi ai nastri di partenza con appena 8 (da 18 di ruolo) formazioni in lizza. Già da questo "antipasto" si nota l'ennesima bizzarria del calcio professionistico belga, la cui struttura è a piramide rovesciata, poiché la prima serie conta esattamente il doppio di protagoniste della seconda.

A livello formale PL e TK variano il nome in 1A e 1B, rispettivamente (viva la concisione!). Sul sostanziale, le due novità introdotte sono tali da non modificare le conclusioni dei 5 scenari illustrati, trattandosi:

1) dello spareggio per l'EL e la sfida per il titolo di VP2 diventati a gara unica giocata in casa della meglio piazzata nel campionato regolare;
2) delle Serie A e B dei play-off 2 passate da 4 a 6 squadre l'una, i cui 4 volti nuovi complessivi sono la 15ª di 1A (la quale oltre salvarsi direttamente, può ambire pure a spareggiare per l'EL) e le 3 migliori nella "classifica finale" di 1B diverse dalla promossa direttamente.

La seconda novità dovrebbe aver fatto rizzare le antenne: perché non si parla (più semplicemente) di 2ª, 3ª e 4ª di 1B ammesse al play off 2 e di 1ª promossa direttamente, affidandosi (nuovamente) a un giro di parole? Perché la 1B si disputa "alla sudamericana", come si suol dire, cioè con la stagione divisa in due, solo che, a causa della ristrettezza delle partecipanti, ogni squadra affronta 4 volte le avversarie, e così il "primo periodo" (la "Apertura", per intenderci) corrisponde alla prima tornata di andata e ritorno, e "il secondo periodo" (il "Clausura"), dove tutti ripartono da zero, alla seconda tornata di andata e ritorno, e la promozione in 1A è assegnata da un'apposita sfida con gare di andata e ritorno fra le vincenti dei 2 periodi. Evidentemente (precisa il regolamento, anche se dovrebbe essere chiaro che in Belgio nulla è scontato), se la medesima formazione li ha vinti entrambi, la sfida non ha luogo ed è promossa direttamente.

Oltre a quelle di periodo, esiste una classifica finale, "somma" delle prime due, la quale, oltre a designare chi gioca in casa la sfida promozione (la peggio piazzata), individua le 3 formazioni di 1B che giocano i play-off 2, e precisamente le 3 meglio piazzate diverse dalla promossa, di cui la 2ª va nella Serie B colla 15ª di 1A, e le altre 2 nella Serie A, proseguendo una collocazione non rispecchiante il "tabellone tennistico".

Qui terminano le certezze, avendo riscontrato una discrepanza fra le fonti reperibili e la mia interpretazione del regolamento, e francamente non so quale delle due visioni sia la… migliore!

Cosa si dice in giro

Iniziando con le spiegazioni "terze", il play-off 2 è diventato uno spareggio onnicomprensivo per EL/promozione/retrocessione; infatti:

- da un lato, si designano sempre le concorrenti al titolo di VP2, ora individuate nella meglio piazzata di 1A di entrambe le Serie, non potendo le formazioni di 1B ambirvi;
- dall'altro, le ultime 2 di Serie A e l'ultima di Serie B, cioè tante quante sono le formazioni di 1B che vi partecipano, disputeranno la prossima edizione di 1B.
Il quadro realizzato è anche "coerente", almeno in superficie: le 3 squadre di 1B possono solo aspirare alla promozione in 1A ma non anche all'iscrizione in EL (via campionato), e lo scambio promozioni/retrocessioni è tale da garantire sempre 16 formazioni in 1A e 8 in 1B. Tuttavia, non si può sottacere l'incongruità di concedere a chi gioca nella Serie A una percentuale di retrocessione doppia rispetto a chi finisce in Serie B, tanto più che in quest'ultima vi è pure la 15ª di 1A, la meno meritevole di tutte a volerla dire tutta.

La triste realtà?

È questo il nuovo aspetto del play-off 2? Il regolamento (come da me interpretato) dipinge un ritratto diverso: infatti, da nessuna parte ho riscontrato che il VP2 debba obbligatoriamente essere una formazione di 1A, per cui potrebbe essere tranquillamente una delle 3 di 1B. Non solo, ma è pure ribadito esservi un'unica promozione dalla 1B alla 1A, spettante al vincitore della sfida fra le due prime classificate dei 2 periodi, e un'unica retrocessione dalla 1A alla 1B, in capo alla 16ª di 1A.

È evidente (stavolta veramente) il paradosso creatosi: le formazioni di 1B ammesse al play-off 2 hanno così una chance europea, negata invece al vincitore del loro stesso campionato! Per evitarlo, ma non mi è noto, in Belgio la licenza UEFA potrebbe essere attribuita esclusivamente a formazioni di 1A; ma se fosse vero ciò… quale sarebbe lo scopo di far gareggiare le formazioni di 1B nel play-off 2, visto che non possono nemmeno essere promosse?

Almeno i dubbi se a retrocedere siano anche le eventuali formazioni di 1A giunte agli ultimi due posti della Serie A sono fugabili conoscendo la destinazione della Red Star/Lokeren nella prossima stagione: se fosse la 1A, avrei ragione io, altrimenti… mi toccherà ripassare il regolamento.

Meccanismo "contra legem"?

Arrivando alle conclusioni, la formula belga, fra le altre cose, impedisce di stilare una classifica finale completa di 1A, e il regolamento non è di molto aiuto, poiché è interessato solo a individuare le rappresentanti belghe in CL ed EL e la retrocessa. Fermandomi solo all'essenziale, chi è la migliore formazione esclusa dai tornei continentali? La perdente dello spareggio per l'EL? La meglio piazzata nel play-off 1 "rimasta al palo"?

Non è tutto: ipotizzando una situazione (ora di autentica fantascienza), dove la 1ª dei play-off 1 sia il VCR, la 3ª il detentore di CL, la 4ª il COB e la 5ª il detentore di EL, quali sarebbero i verdetti con le norme attuali? 

Apparentemente, avremmo:
a) in CL: 1ª e 2ª via campionato e 3ª e 5ª quali detentori dei due tornei continentali;
b) in EL: 4ª quale COB e 6ª e VP2, rimasto senza avversari nell'apposito spareggio, via campionato;
con 7 rappresentanti belghe totali, di cui 4 in CL e 3 in EL.

Questa lettura è però certamente errata perché il titolo di detentore interviene solo quando non è possibile iscriversi via tornei nazionali, per cui prima bisogna vagliare questi e poi, eventualmente, ricorrere a quelli continentali. Per cui si parte così:

a) in CL: 1ª e 2ª;
b) in EL: 4ª quale COB e 3ª e vincente dello spareggio fra 5ª e VP2 via campionato.

Dopo di che, si "spostano" 3ª e 5ª in CL, quali detentori dei due tornei continentali, lasciando in EL il COB assieme al VP2, a patto che quest'ultimo abbia vinto lo spareggio. Pertanto in CL si hanno sicuramente e sempre 4 rappresentanti belghe, ma in EL ve ne può essere solo 1 o al massimo 2, che portano così il totale a 4 ovvero 5, non essendo previsto alcun reintegro se un detentore vi è iscrivibile via tornei nazionali.

Il punto cruciale è senza dubbio lo spareggio per l'EL: se è vero che il suo esito è del tutto indifferente per la 5ª (che vinca o perda, sempre la CL è il suo approdo), non lo è affatto per la consistenza del contingente belga nelle Coppe Europee, come visto. E la 5ª potrebbe pure avere uno scopo "lungimirante" a volersi comunque imporre, oltre a eventuali motivazioni campanilistiche (penso a un Roma-Lazio in analoga situazione): vincendo lo spareggio, toglie una rappresentante nazionale dal palcoscenico continentale ma la presenza di questa potrebbe essere deleteria in ottica ranking UEFA (che, gira e rigira, si basa pur sempre sulla media punti per squadra), ricordando che il VP2 si è collocato nel campionato regolare dal 7° al penultimo posto (o addirittura proviene dalla seconda serie, se è corretta la mia interpretazione del regolamento). Insomma, si corre il rischio di avere in EL una compagine di valore scarso con alte probabilità di uscita prematura e con scarso bottino di punti, con conseguente detrimento del coefficiente di federazione.

È comunque lecito chiedersi se lo spareggio di EL, in questo contesto, si disputi ugualmente e, in caso affermativo, quale sia l'avversaria del VP2, considerando l'altissimo rischio che la 5ª, al di là di ogni elucubrazione "di lunghe vedute", sia comprensibilmente già appagata del risultato ottenuto. Sono evidenti gli imbarazzi che la federcalcio belga vivrebbe, poiché ogni soluzione conosce dei lati negativi: se decide di non disputarlo, dovrebbe assegnare direttamente l'ultimo biglietto in EL o:

- alla 5ª ma allora non avrebbe alcun senso giocare il play off 2;
- al VP2, in analogia a quanto accade col COB nello scenario 1 e garantendo la doppia presenza belga in EL; tuttavia il piazzamento di fatto della 5ª come la migliore delle escluse dalle competizioni europee via tornei nazionali, è a fortissimo pericolo di non essere avallata dall'UEFA, ricordando trattarsi di mosssa non prevista dallo stesso regolamento interno.

Se invece decide di disputarlo, è chiaro che se a contrapporsi al VP2 è la 5ª, si ritorna ai rischi iniziali, mentre se la sostituisse con la 6ª, si è certi di una gara fra due compagini all'ultima chiamata europea, ma si rientra nella medesima situazione sviscerata nel secondo inciso di cui sopra, qualunque ne sia l'esito.





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